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Rain, black clouds, wind making trees shaking. A grey fog surrounding a wonderful wood of beeches.
A sunrise in a bog nestled by the magic scent of plants and herbs covering the ground.
A majestic flight of an eagle spinning with no wings flutter.
Mother bear walking silent around an ancient forest together with her cub, looking for some food.
Indri singing.
Dolomiti's imposing peaks wrapped in the afterglow blue light.
Photography makes my eyes to be the way helping my soul to remember deep emotions i felt in those moments.
It's not photography itself i'm in fond of but the magic of recording a trice and holding that for the eternity.

Pioggia, nuvole nere, vento che scuote gli alberi. Una grigia nebbia avvolge un bosco di meravigliosi faggi.
Un'alba in una torbiera accoccolata dallo splendido profumo di piante ed erbe che la ricoprono.
Il volo maestoso di un'Aquila che volteggia in cielo senza il minimo battito d'ali. Mamma Orso che, silenziosamente, si aggira in una foresta antica con il proprio piccolo in cerca di cibo.
Il canto degli Indri.
Le vette imponenti delle Dolomiti avvolte nella luce blu del crepuscolo.
La fotografia permette ai miei occhi di fare da tramite per far rivivere alla mia anima le emozioni provate in quei momenti. Non è tanto la disciplina fotografica che mi affascina quanto la magia di immortalare un istante, imprimerlo per sempre nell'eternità.


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Era un giorno di primavera, due signori si stavano per trasferire lì. Si stavano guardando attorno, li, proprio li ad un metro dal grande sasso fuori dalla casa del mio nonnnino Guglielmo. Scusa, mi dicono, ci fai una foto, porgendomi la macchina fotografica. Era la prima volta che ne tenevo una fra le mani. Ero molto agitato, preoccupato di sbagliare qualcosa, sapevo di non essere in grado di scattare una foto decente, figuriamoci, timido e insicuro com’ero poi... Da allora sono passati tanti e tanti anni. Chissà come sarà poi venuta, quella foto che non ho mai visto... 

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mailto:silvano.paiola@gmail.com
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